La risonanza magnetica aperta
L’importanza diagnostica della risonanza magnetica è da tempo riconosciuta. Questo esame si distingue per essere particolarmente avanzato ed efficiente, in grado di visualizzare con una chiarezza superiore ai normali esami ecografici, tutto l’interno del corpo senza l’utilizzo di tecniche invasive come la chirurgia esplorativa. Si tratta di un esame praticamente senza effetti collaterali e che può essere eseguita da chiunque; si rivela particolarmente utile per visualizzare uno screening completo di parti del corpo molto delicate e difficilmente esplorabili come il cervello e i polmoni ma è in grado di valutare con precisione anche alcune forme tumorali e lo stato delle articolazioni. Le nuove macchine per la risonanza, a differenza del passato, sono costruite con una struttura aperta, in grado di rendere maggiormente sostenibile sottoporsi all’esame.
Come funziona la macchina usata per la risonanza e quali sono i suoi rischi?
La macchina utilizzata per la risonanza magnetica utilizza la tecnologia nucleare attraverso l’azione dei campi magnetici e delle frequenze radio come quelle del televisore o delle radio. Trattandosi di un esame che non utilizza le radiazioni cosiddette ionizzanti, questo esame diagnostico è privo degli effetti collaterali delle tecniche che invece utilizzano i raggi X e i raggi Gamma – come ad esempio le TAC o le radiografie – il paziente viene fatto distendere su un lettino nel mezzo dei due poli e non è richiesto alcun tipo di collaborazione. L’ambiente in cui viene eseguito l’esame è costantemente monitorato dagli specialisti che possono essere prontamente avvertiti in caso di malessere.
Normalmente la durata dell’esame si aggira attorno ai trenta minuti ma le tecnologie più moderne consentono di abbreviarla. Non ci sono effetti sulla salute connessi all’esecuzione dell’esame diagnostico; piuttosto, trattandosi di una procedura che viene eseguita in una macchina chiusa i pazienti che soffrono di claustrofobia possono avvertire una sensazione di fastidio. Per questa ragione presso i centri diagnostici più avanzati sono disponibili macchine per la risonanza a struttura aperta, che consentono di ovviare a questo problema.
La macchina per risonanza magnetica rende la diagnostica avanzata accessibile a tutti
Le tecnologie moderne hanno consentito la realizzazione di macchine per la risonanza sempre più efficienti e sofisticate. Alcune di queste macchine sono realizzate con una struttura aperta, progettata per andare incontro alle esigenze delle categorie di persone che potrebbero essere più impattate negativamente dall’esecuzione dell’esame, ovvero claustrofobici, persone con problemi di sovrappeso, anziani e soprattutto i bambini.
I bambini, nello specifico, soffrono particolarmente il fatto di essere confinati all’interno di uno spazio chiuso e relativamente stretto per un tempo lungo e l’esperienza della risonanza magnetica chiusa può rivelarsi per loro davvero traumatica, oltre a non garantire un risultato affidabile dell’esame.
Con la risonanza magnetica effettuata con una macchina a struttura aperta il problema è facilmente superato; i bambini si sottoporranno all’esame diagnostico senza particolari problemi e senza traumi, tornando subito dopo a svolgere le loro attività.
Come prepararsi all’esame: gli accorgimenti e le controindicazioni
Innanzitutto è bene premettere che, utilizzando i campi magnetici per l’esecuzione dell’esame, la risonanza magnetica non è indicata per quei soggetti che sono portatori di dispositivi metallici o elettrici che non possano essere rimossi prima dell’esecuzione. Un portatore di peacemaker, ad esempio, prima di effettuare l’esame dovrà essere valutato attentamente da uno specialista. Altri dispositivi medici, come le protesi ortopediche, pur non rappresentando un rischio per il paziente limitano la qualità e la risoluzione delle immagini.
Normalmente per l’esecuzione di una risonanza magnetica classica, sia con strumentazione aperta che con macchina per risonanze chiusa, non è richiesta nessuna preparazione specifica; a seconda dell’area da analizzare, lo specialista saprà individuare gli eventuali accorgimenti da adottare. Per la risonanza magnetica eseguita con la tecnica del contrasto è necessario osservare un digiuno di almeno 4 ore prima di sottoporsi all’esame.