L‘osteoporosi è una malattia dello scheletro dovuta a riduzioni della massa e densità ossea, con conseguente esposizione a frequenti rotture nel soggetto colpito. Questo può essere causato da vari fattori, e si manifesta con maggior frequenza nelle persone in avanti con l’età, ma non solo: può anche esser causata da fattori quali carenza di calcio o di vitamina D, vita sedentaria e cattiva alimentazione, oppure può insorgere a seguito di altri disturbi come l’iper e l’ipotiroidismo, malattie nervose e dell’alimentazione, malattie renali ed epatiche di natura cronica, artrite e malattie immunitarie. Oggi ci sono svariati esami per l’osteoporosi cui possono sottoporsi coloro che ne soffrono. La MOC è uno dei più conosciuti e diffusi, è un esame che permette di comprendere il livello di presenza di massa ossea, in grammi per centimetro quadro: in questo modo si può individuare con maggior precisione e intervenire in maniera mirata per tenere sotto controllo l’osteoporosi, e magari porre in tempo dei rimedi ove possibile per rigenerare il quantitativo ideale di massa ossea.
L’Esame Moc per l’Osteoporosi: cosa è, come funziona
La MOC, Mineralometria Ossea Computerizzata è un esame per l’osteoporosi che misura la massa minerale ossea (o BMC) e la densità ossea (o BMD): in altre parole con la MOC è possibile individuare la densità dei sali di calcio contenuti nella zona ossea esaminata, e pianificare perciò un intervento mirato. I risultati dell’esame su persone in età avanzata si basano sulla variazione della massa ossea del soggetto in paragone con quella di un campione di persone dello stesso sesso ma di età 25-30 anni. Questo è il cosiddetto indice T-Score. Quando il T-score è inferiore a -2.5 c’è già un caso rilevato di osteoporosi. Una valutazione alternativa è lo Z-Score, utilizzato quando i soggetti sono giovani o adolescenti: in questo caso si valuta la differenza di massa ossea con persone dello stesso sesso e della stessa età, ma la reale efficacia è minata da varianti, come il fatto che non tutti gli adolescenti sviluppano le ossa allo stesso modo.
Come si può effettuare la MOC
La MOC è un esame per l’osteoporosi che permette quindi di avere approfondite analisi delle densità della massa ossea, per poter intervenire con efficacia. Ci sono vari modi per effettuare la densiometria ossea con la MOC. La Dual X-ray Absorptiometry DXA – con raggi X a bassissime radiazioni, è consigliata anche dall’OMS per sicurezza ed efficacia: con questo esame si possono rilevare casi di osteoporosi e di osteopenia – ovvero le piccolissime demineralizzazioni ossee che possono essere sintomatiche di sviluppi futuri in osteoporosi. Si può inoltre intervenire con MOC a tecnica ultrasonografica QUS, con cui si possono stabilire altri parametri di massa e stabilità ossea – come la velocità e l’attenuazione. Questa è più rapida e meno costosa, ma non fornisce stime precise della massa e densità. Poi c’è la MOC a tomografia computerizzata quantitativa (QCT), nuova tecnica utilizzata ancora nei centri ricerca in particolare per studi su radio e tibia, ma che non gode ancora di sufficienti prove per esser considerata perfettamente efficace.
La MOC per individuare l’osteoporosi
In unione coi medici curanti il paziente valuterà la soluzione migliore per il proprio esame per l’osteoporosi: una MOC permette di individuare la malattia dalle origini, nei più giovani e meno giovani, e intervenire quindi in tempo per vagliare ove possibile dei rimedi all’osteoporosi. Degli esami accurati permettono infatti di stabilire la terapia appropriata da seguire, e valutare se è ancora il caso di intervenire naturalmente, se ci vuole una cura farmacologica, oppure se occorre l’intervento chirurgico.